Uno dei tanti modi in cui si reagisce allo stress è mangiare, e quando succede si può parlare di fame nervosa o emotiva, e durante la pandemia da Covid-19 sembra che i casi di questa fame siano aumentati. Ciò non è di certo salutare, ma come si può distinguere la fame nervosa da quella vera e propria? Come contrastarla?

Cos’è la fame nervosa

La fame nervosa, come suggerisce il suo stesso nome, è causata da uno stato emotivo, come l’ansia, la depressione, la rabbia, la solitudine, la tensione e anche la noia. Quindi, essa non dipende da un’esigenza fisiologica, e qualunque tipo di cibo può diventare un “rimedio”, per colmare il vuoto.

Ma come distinguerla dalla fame vera e propria? A differenza di quella fisica, essa arriva improvvisamente ed insistente, e non cessa neanche dopo aver finito di mangiare. E’ un tipo di fame che fa sicuramente sentire in colpa e non è pienamente consapevole.

L’emozione e il cibo sono due circoli viziosi, e la fame nervosa non può che provocare, oltre al senso di colpa, anche l’aumento di peso e può portare a non piacersi, cosa che fa aumentare, inevitabilmente, la depressione.

I rimedi

E’ possibile evitare questo tipo di fame in vari modi, a cominciare dal fare cinque pasti al giorno, cominciando con delle piccole porzioni, servendosi anche tutti i sensi, concentrandosi non solo sul gusto, ma anche sui colori e l’odore del cibo, masticando lentamente e facendo piccoli morsi, in modo da aumentare il senso di sazietà.

Utile è anche scrivere un proprio diario alimentare, indicando ciò che si mangia e le quantità, annotando come ci si sente dopo aver mangiato. Se ci si rende conto sia di quanto si assume che del proprio stato d’ansia, si può capire se la fame è emotiva oppure no. Importante, durante i pasti e non, è ascoltare lo stomaco.

Se la fame viene per noia, ci sono altri modi per combattere quest’ultima, come passeggiare, leggere, guardare un film, ascoltare musica, etc. Un’altra cosa da fare è eliminare le tentazioni, evitando di tenere nella propria cucina il classico cibo spazzatura, ma preferire frutta, succhi, yogurt e altri alimenti più sani, che non fanno gola come tanti altri.

Nel caso che tale fame persista, nonostante i cambiamenti e altri modi per affrontare le proprie emozioni, allora è bene rivolgersi a un terapeuta, soprattutto se si cerca di controllare questa fame senza ottenere risultati, se non si sa distinguere tra fame nervosa e fisica e si confondono le emozioni con la voglia di riempirsi di cibo.

Di Claudia