Casa di bambola è un classico della letteratura, pubblicato a fine Ottocento ad Amalfi, dallo scrittore norvegese Henrik Ibsen, e che si ispirò ad una sua amica scrittrice per il personaggio della protagonista. Oggi questo libro è inserito nel Registro della Memoria del Mondo, dall’UNESCO. Ma cosa si sa della sua trama? E del suo autore?

La vita di Henrik Ibsen

Henrik Johan Ibsen è nato a Skien nel 1828, in una famiglia di origini danesi e tedesche. Suo padre era un armatore e sua madre la figlia di un uomo facoltoso. Lui fu il secondo di sei figli, e da bambino sembra che sia stato introverso e solitario, e preferiva leggere o improvvisare spettacoli con i suoi giocattoli.

Anche se desidera iscriversi all’Università, per due anni andò ad una scuola privata, e lì sviluppò un interesse per gli studi biblici e la storia antica. Dopo il fallimento dell’attività del padre, tuttavia, dovette abbandonare gli studi e lavorare come assistente farmacista.

In quel periodo andò a convivere con una famiglia, da cui pare si trovasse bene ed ebbe anche una relazione con una donna che lavorare come lui dal farmacista, da cui ebbe anche un figlio. Nonostante le ristrettezze economiche, si dedicò alla scrittura e nel 1849 pubblicò la sua prima poesia. Negli anni Cinquanta si trasferì a Berger, dove lavorò come maestro di scena, e negli anni successivi si recò anche in Italia.

Casa di bambola, la sua opera edita nel 1879, era incentrato sulla questione femminista e l’ipocrisia borghese, e suscitò varie reazioni. Tra esse si può citare quella di Gramsci che interpretò la trama come una possibile elevazione morale per la dona rispetto al ruolo sociale che gli viene imposto.

Nei suoi ultimi anni, Ibsen scrisse dei drammi, lasciando Roma nel 1891 definitivamente. Lui morì nel 1906 a Kristiana, sei anni dopo essere stato colpito da una paralisi.

La trama di Casa di bambola

L’opera più nota di Ibsen vede come protagonista Nora, moglie dell’avvocato Helmer, che la tratta proprio come se fosse una bambola. Quando lui si ammala, per salvarlo la moglie falsica la firma del padre per ottenere un prestito, in modo da pagargli le cure che gli salverebbero la vita.

Una volta contratto il debito, lei comincia a lavorare sodo e per non far scoppiare uno scandalo per la firma, cerca di convincere suo marito a promuovere un impiegato della banca, di cui Helmer viene nominato direttore, che sa del suo segreto. Tuttavia, Nora non riesce a persuadere il marito e quest’ultimo licenzia l’impiegato dopo aver scoperto del ricatto.

Dopo quella vicenda, Nora capisce il ruolo da marionetta che aveva prima ed abbandona la casa e la famiglia, per comprendere la sua vera natura, amare se stessa e trovare la sua strada.

Di Claudia