In ambito finanziario, si parla di patto parasociale quando un accordo tra alcuni o tutti i soci di una società, diverso da quello previsto nello statuto o nell’atto costitutivo, finalizza o disciplina determinati aspetti della vita sociale della suddetta società. Ma come funziona questo accordo?

Cos’è il patto parasociale

A regolare questo tipo di patto è l’articolo 122 del Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria, che stabilisce che per le società quotate questi patti parasociali vanno comunicati alla Consob, al pubblico dei risparmiatori, mediante la stampa e la società stessa all’inizio di ogni assemblea, altrimenti i patti presi vengono annullati.

Questo tipo di accordo, generalmente ha come come oggetto il voto in assemblea o il regime di circolazione delle azioni, ossia il sindacato di voto e quello di blocco, che sono le due tipologie di patto principali. Nel primo caso, i soci sono vincolati a votare tutti secondo lo stesso criterio, mentre nel secondo presenta dei limiti nel trasferire le azioni in possesso dei soci che aderiscono al patto. Il patto parasociale può avere un limite di tempo, e in genere non è al di sopra dei cinque anni, e può essere rinnovato. Invece, se è senza termine, i soci hanno il diritto di poter recedere con un preavviso di sei mesi.

Cosa dice la legge

I criteri di questi patti si possono ritrovare nell’articolo 2341 bis del Codice Civile, che stabilisce che in qualunque forma siano stipulati tali patti, al fine di stabilizzare gli assetti proprietari o il governo della società devono avere per oggetto il diritto al voto, già citato, oltre ai limiti di trasferimento e l’effetto dell’esercizio anche congiunto di un’influenza dominante su tali società.

Se il patto non ha un limite di durata, ovvero dura più di cinque anni, ogni contraente ha il diritto di recedere con un preavviso di 180 giorni. Le disposizioni presenti in questo articolo, però, non si possono applicare ai patti strumentali riguardanti la produzioni o lo scambio di bene e servizi.

E’ da sottolineare che il patto parasociale è un accordo atipico, che si integra a prestazioni integrando un contratto a favore di terzi, come prevede l’articolo 1411 del Codice Civile, e quindi può essere chiesto da una società terza beneficiaria e da soci stipulanti. A definirli sono i sindacati di gestione.

Di Claudia