La “gobba di bisonte” è un inestetismo che compare sulla schiena e a cui si può riporre rimedio solo con un’operazione chirurgica. Ma quali sono le sue cause? Come si fa a riconoscerla?

Le cause e i sintomi

Questa anomalia fisica si presenta come un gonfiore sulla parte alta della schiena, ed è fastidiosa e, in alcuni casi, dolorosa. Può creare difficoltà anche quando si poggia la testa sul cuscino, visto che il dolore è situato all’altezza della nuca. Questi fastidi e dolori, poi, possono portare ad altri problemi, come l’emicrania.

Le cause di questa anomalia sono dovute a una posizione scorretta della testa e una meccanica respiratoria alterata. E’ importante che la schiena e la testa rimangano sempre sulla stessa linea, ma se si assumono posizioni con cui la seconda si tende sempre in avanti, possono insorgere infiammazioni e queste ultime portare a un gonfiore nella parte superiore della schiena e alla nuca. Ciò avviene, ad esempio, quando si lavora al computer per molte ore.

Tuttavia, a causare questo problema possono essere anche delle patologie, come la sindrome di Cushing, l’obesità oppure pazienti affetti da HIV che vengono trattati con alcuni farmaci. Ci possono essere anche delle predisposizione genetiche e, secondo le statistiche, sembra un problema che affligge più donne che uomini.

Le cure

Nel caso che la gobba del bisonte sia in uno stato iniziale, quando è ancora reversibile, si può rimediare lavorando sulla postura, facendo degli esercizi specifici e dei massaggi. Questi sono per lo più rimedi preventivi ed aiutano a rilassare i muscoli di questa area del corpo.

Ma se il problema è ormai avanzato, l’unica soluzione è l’intervento chirurgico, in cui si rimuoverà la parte di grasso in eccesso, in cui si sono accumulati dei liquidi. Durante l’intervento, il chirurgo impianterà delle cannule in cui verrà iniettata della soluzione fisiologico unita all’adrenalina e, successivamente, si eliminerà il grasso in eccesso.

Di solito, questo intervento dura circa un’ora, e si viene sottoposti ad anestesia totale o parziale, e si può essere dimessi dalla clinica o dall’ospedale già lo stesso giorno, mentre i punti di sutura si potranno rimuovere dopo una settimana. I dolori post-operatori, di solito, sono piuttosto lievi, e possono passare assumendo degli antidolorifici. Dopo la convalescenza è importante non ricadere nelle vecchie abitudini e seguire uno stile di vita sano.

Di Claudia