Il cortisone è un ormone naturale, rilasciati dalle ghiandole surrenali nel sangue, quando il corpo è sottoposto a stress. Vista la loro azione antinfiammatoria ed immunosopressiva, viene usata per diversi disturbi. Come altri farmaci, può capitare di abusarne ed in questa pagina si possono trovare alcuni consigli su come smaltirlo.

Per quali patologie viene usato

Questo ormone, può essere prescritto per vari disturbi, come delle malattie del collagene, dei problemi dermatologici, alcune allergie, delle neoplasie, per patologie oftalmiche o gastrointestinali, etc. Il cortisone, infatti, inibisce la formazione di alcune sostanze che possono provocare infiammazioni.

La posologia può cambiare a seconda del problema, ma in linea generale si assume, in presso, dalle due alle quattro volte al giorno, di cui la prima è durante o dopo la colazione. E’ bene, comunque, prendere se possibile la dose minima giornaliere, per evitare problemi.

Il cortisone è controindicato per chi soffre di psicosi, problemi intestinali, è affetto da tubercoli o herpes oculare, oppure dimostra un’ipersensibilità al farmaco. Non mancano nemmeno gli effetti collaterali, come insonnia, mal di testa, difficoltà nella digestione, orticaria, prurito, febbre, dolori di vario genere, etc.

Se si applica esternamente, questa sostanza attraversa la cute e finisce nel sangue, ma se si usa per curare un’infiammazione, non viene assorbito dalla cute e non si rischiano altri effetti tossici.

Come smaltire il cortisone

Ci sono diversi modi per smaltire il cortisone, nel caso di un’eccessiva assunzione. A cominciare dal bere circa nove o dodici bicchieri d’acqua al giorno, per supportare le funzioni dei reni e del fegato. Sempre per rafforzare questi due organi, si possono eseguire certi esercizi, che aiutano ad aumentare anche le funzioni cardiache, come l’aerobica, il nuota o la corsa (almeno un’ora). Il sudore, infatti, dovrebbe aiutare ad eliminare le scorie. Anche l’alimentazione svolge un ruolo importante: si devono consumare cibi freschi e poco raffinati, preferibilmente biologici, senza eccedere con sale, olio e zucchero.

Ci sono, inoltre, dei rimedi naturali da assumere, come:

  • il tè allo zenzero, tutti i giorni, il cui principio attivo induce alla sudorazione. Se ne può preparare versano un pezzo della radice in acqua bollente, lasciandola in infusione;
  • le alghe, secche o fresche, che aiuta a legare i residui del cortisone nel sistema digestivo, in modo che non venga assorbito dall’organismo;
  • i fiori di tarassaco, ricchi di vitamine C ed E, che aiuta a migliorare il flusso della bile, e quindi aiuta a disintossicare il fegato.

Per quanto riguarda l’alimentazione, c’è chi opta per la dieta alcalina, ovvero una dieta in cui si classificano i cibi in base al livello di alcalini o di acidi, basandosi su una scala pH che va da zero a quattordici. Gli alimenti da preferire sono quelli che non superano il sette. In questo caso è bene farsi consigliare dal medico, ma una dieta del genere ha un effetto detox e può aiutare anche a dimagrire, pur mantenendo un buon livello energetico.

 

Di Claudia