Le isole Orcadi sono un arcipelago situate a nord della Scozia, ed in tutto sono settanta, anche se solo venti sono abitate. Ma che cosa si sa di queste isole? Cosa c’è da vedere? E come arrivarci?

Le isole

Queste isole, dai reperti rinvenuti, sembra che siano state già state abitante dall’epoca preistorica, da alcune tribù nomadi, e sull’isola di Papay si trovano i resti di un villaggio neolitico. Successivamente, nell’età del ferro, sono state occupate anche dai romani, poi dai norvegesi e dagli scozzesi. Durante la seconda guerra mondiale furono teatro di battaglie.

Oggi, la loro economia si fonda sul turismo, l’agricoltura e le risorse eoliche. Oltre alle tradizioni popolari e racconti folcloristici, ospitano anche una ricca varietà di fauna marina e uccelli. Il suo clima è temperato fresco, e il periodo migliore per visitarle è sicuramente il mese di luglio e gli inizi di agosto.

Cosa vedere e come arrivarci

Ci sono diverse cose da vedere su queste isole, come:

  • la Cattedrale di San Magnus, a Kirkwall, centro amministrativo dell’isola Mainland (la più grande tra le Orcadi). La costruzione di questa chiesa venne iniziata nel XII secolo, dal cugino del martire della pace a cui è dedicata;
  • l’Orkney Museum, un museo di Kirkwall che ripercorre la storia dell’arcipelago, dalla preistoria ad oggi, con reperti e foto, in particolare quelli risalenti all’epoca vichinga;
  • il Bishop’s e l’Earl’s Palaces, delle rovine in pietra di due palazzi decorati con motivi rinascimentali, sempre presenti a Kirkwall;
  • il cerchio di Brodgar, nell’isola di Mainland, presso Stenness, erette tra il 2500 e il 2000 a.C, largo 104 metri, una volta ospitava circa una sessantina di pietre megalitiche, e come Stonehenge non è chiaro se fosse un luogo sacro o un punto di osservazione astronomico, ma anch’esso è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, nel 1999;
  • il Maeshowe, un complesso di tombe neolitiche, sempre presenti sull’isola di Mainland, che sembra siano state depredate dai vichinghi, che lasciarono delle rune come segno del loro passaggio;
  • il villaggio neolitico di Skara Brae, situato vicino a Maeshowe, anch’esso Patrimonio dell’Umanità, sembra che sia stato abitato tra il 3100 e il 2500 a.C, conservandosi bene;
  • la Cappella italiana, presente sull’isoletta di Lamb Holm, realizzata dai prigionieri italiani catturati in Africa, durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 1943 e il 1945;
  • la Holm of Papa, una piccola isola disabitata, meta adatta a per chi ama la natura e il verde, visto che è presente un ambiente in contaminato, con una lunga distesa di prati, e che a nord-ovest ospita anch’essa una serie ti tombe neolitiche situate sottoterra;
  • l’isola Westray, nota come “la regina delle isole”, ospita circa centomila specie di uccelli marini e altri animali (oltre a seicento abitanti), e al suo centro si può trovare Pierowall, dove venne rinvenuta la Venere delle Orcadi, un piccolo manufatto dell’epoca neolitica, nel 2009.

Per arrivare a queste isole, è necessario prendere dei traghetti, che partono dalla costa, e quindi dipende da dove si parla. Chi vuole raggiungerle da Londra, ad esempio, può arrivare in treno e in autobus fino a Scrabster, e da lì prendere un traghetto.

Di Claudia