Nel 2012, Renzi propose di rendere obbligatorio il servizio civile, e nel 2018 è stato Salvini a proporre nuovamente la leva obbligatoria per il servizio militare. Ma cosa ne è stato delle loro proposte?

Il servizio civile obbligatorio

Durante un dibattito televisivo, nel 2012, Matteo Renzi propose di rendere il servizio civile obbligatorio, in Europa. Esso, come la leva militare, non era più obbligatorio dal 2005, in quanto, in trent’anni, quasi un milione di giovane si era dichiarato obiettore di coscienza.

Dal 2001, esiste un servizio civile nazionale, che non dipende dal Ministero della Difesa, ma dal Consiglio dei ministri, aperto per uomini e donne di un età compresa tra i diciotto e i ventotto anni, che per un anno lavorano con organizzazioni attive in diversi campi (cultura, educazione, ambiente ed assistenza), con un compenso di 433,80 euro mensili. Oltre 300,000 giovani, da allora, si sono offerti volontari.

Renderlo obbligatorio, tuttavia, è una questione che suscita diversi giudizi contrastanti, perché risulterebbe difficile da gestire sotto il profilo economico e sarebbe incompatibile con la Convezione europea dei Diritti dell’Uomo. Renzo l’aveva già proposta l’anno precedente, ma sembra che la questione non abbia avuto seguito.

Il servizio militare

Qualche anno dopo, nel 2015 e nel 2019, è stato Matteo Salvini a proporre di reintrodurre il servizio militare, ma senza ottenere il consenso del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, esponente del Movimento 5 Stelle. Già una volta, il ministro ha rifiutato una proposta del genere, commentando che non era una proposta a passo con i tempi.

Nel 2019, Armando Siri, responsabile economico della Lista “Noi con Salvini”, ha risposto a delle domande riguardo alla leva obbligatoria. Alla domanda sul perché si dovrebbe di renderla di nuova obbligatoria, Siri ha risposto che potrebbe far bene ai ragazzi, per introdurli al mondo degli adulti, ma ancora non c’è stata una proposta di legge vera e propria, ed è difficile prevedere quando e se si riaprirà la questione.

La leva obbligatoria è un bene o no?

Si pone la domanda se sia meglio reintrodurre la leva obbligatoria oppure no. Come il ministro Trenta, alcuni la definiscono “anacronistica“. Si pone, inoltre, il problema di dover addestrare un numero maggiore di matricole, per non parlare dei problemi causati dal nonnismo.

Persino il bilancio potrebbe risentirne in quanto, secondo il piano previsto, si dovrebbero versare alle leve circa 700 euro al mese, quasi il doppio rispetto al servizio civile. Una leva obbligatoria, inoltre, potrebbe interferire con il percorso di studi dei ragazzi che vogliono frequentare l’università o altri corsi di formazione.

C’è sempre la questione degli obiettori di coscienza, che sono contrari all’uso delle armi e, di conseguenza, e al servizio militare obbligatorio, con tutte le proteste che ne conseguono da parte loro. Rendere di nuovo obbligatorio il servizio militare, per alcuni sarebbe una violazione dei diritti civili.

Di Claudia