Chi sente una pallina, o se vogliamo un nodulo, nel collo, deve rivolgersi necessariamente al medico. Nella maggior parte dei casi, quest’ultimo può capire che cos’è solo palpando, ma le cause possono essere diverse. Chi vuole saperne di più sia sulle cause che sui vari trattamenti, può continuare a leggere questa pagina.

Le cause

Una pallina nel collo può indicare diversi problemi, a seconda del punto in cui è localizzata. Nello specifico può trattarsi di:

  • linfonodi ingrossati, se il nodulo o i noduli sono situati sotto le orecchie, e le cause possono essere diverse come delle infezioni o altre patologie, come le otiti. In questo caso, può essere necessario effettuare delle radiografie o altri esami specifici;
  • cisti mediane, nel caso che la pallina sia nella parte mediana del collo, ed è necessario effettuare anche in questo caso delle radiografie;
  • un nodulo tiroideo, se è al di sotto del pomo d’Adamo, in quanto la causa è da ricollegarsi ad una tiroidite;
  • un tumore dei linfociti, soprattutto se la presenza di un nodulo è associato anche a un peso corporeo, febbre ed un’eccessiva sudorazione notturna.

Alcuni potrebbero consigliare di fare un autoesame da soli, ma è sempre consigliabile consultare il proprio dottore. Anche se è un problema banale, è meglio valutare un rimedio con un professionista.

I rimedi

I trattamenti per un problema del genere, naturalmente, dipendono dalla causa. Se i linfonodi sono ingrossati, generalmente si consiglia una terapia antibiotica oppure assumere degli antinfiammatori o degli analgesici, a seconda del tipo di infezione o patologia. A questi medicinali, viene anche consigliato il riposo e una dieta sana.

Nel caso che sia una cisti, la causa, può essere necessario un intervento chirurgico, che prevede l’asportazione, in modo da evitare, in futuro, che si possano presentare altri noduli in futuro. Lo stesso può accadere nel caso che all’origine ci sia un problema con la tiroidite, ma ciò dipende dalla dimensione del nodulo: è ovvio che se le dimensioni aumentano, è necessario l’intervento, e ciò prevede anche dei controlli regolari.

Per quanto riguarda i tumori dei linfociti, ce ne sono diversi, così come i trattamenti, ma uno dei più noti e il linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico, che si diagnostica con una biopsia dei linfonodi. Sono vari i fattori che aumentano il rischio di comparsa di questo problema, e la sua cura varia a seconda delle condizioni del paziente, ma si opta per una combinazione di vari trattamenti, come la radioterapie e la chemioterapia.

Si consiglia, comunque, di adottare alcuni accorgimenti, ascoltando anche i pareri del medico, come evitare di fumare e assumere, nella propria dieta, alimenti probiotici, che arricchiscono la flora batterica, oppure prebiotici, ricchi di fibre. Chi desidera ricorrere anche a dei rimedi naturali, per favorire la guarigione, può scegliere tra il propoli o erbe come il tiglio, sempre ascoltando i consigli del proprio dottore.

Di Claudia