Nehru Jawaharlal oltre ad essere stato un Primo Ministro Indiano, viene considerato l’erede spirituale di Gandhi, e gli fu attribuito il titolo di “Pàndit”. Ma che cosa significa? E chi era Nehru?

La vita di Nehru

Nato ad Allahabad nel 1889, Nehru fu educato, come Gandhi, in India e nel Regno Unito, e si laureò al Trinity College di Cambridge, e come il suo mentore si sposò giovane, a diciassette anni, con Kamala Kaul, che aveva un anno in meno di lui.

Ritornato in India, nel 1917, conobbe Gandhi e ne diventò il segretario, e prese parte alle azioni di disobbedienza civile, in maniera non violenta. Negli anni che seguirono, Nehru guidò un governo ad interim, che venne indebolito da disordini politici ed episodi di violenza, opponendosi anche al Muhammad Ali Jinnah e alla Lega Musulmana Panindiana, che volevano uno stato separato per i musulmani. Alla fine, Nehru accettò la partizione dell’India, nel 1947, anno in cui divenne Primo Ministro. Nel 1952, fu sua figlia Indira a succedergli.

Nella sua vita politica, Nehru introdusse una pianificazione economica a livello statale, creando un apposita commissione, che a sua volta ha ratto un piano quinquennale per gli investimenti in campo agricolo ed industriale. Iniziò anche una politica energetica, sfruttando prima di tutto l’energia idroelettrica. Durante la sua carica, durata dal 1947 al 1964, si occupò anche della sicurezza nazionale e la politica estera, in particolare nella guerra sino-indiana, nel quale fu evidente la debolezza dell’esercito e Nehru fu costretto a chiedere aiuto agli Stati Uniti.

Nehru si ritirò nel 1964 per problemi di salute al cuore, e morì nel maggio dello stesso anno, dopo aver passato mesi in convalescenza nel Kashmir. Venne cremato secondo il rito induista, e le sue ceneri furono sparse nel fiume Yamuna. Come per Gandhi, ai suoi funerali fu presente una numerosa folla.

Il titolo Pàndit

Il titolo di Nehru, Pàndit, indica un erudito, un maestro o un filosofo. Per la verità, questo era un titolo attribuito alla sua famiglia, che faceva parte della casta dei Brahmini, la più alta, nella società induista.

La casta di Nehru, tradizionalmente, è quella sei sacerdoti e degli intellettuali, a cui viene attribuita la conoscenza di testi sacri, e che compiono funzioni di tipo rituale e spirituale. A rappresentarli è il colore bianco.

Il sistema della caste, tuttavia, venne abolita a metà del Novecento, e a promuoverne la cancellazione era stato proprio Gandhi, che riteneva che rappresentassero delle contraddizioni e delle differenze sociali, nel potere regolativo della nazione indiana.

Alcuni aforismi di Nehru

Il pensiero di Nehru, si può trovare in alcune delle sue frasi più note, come queste:

  • La pace non è una relazione tra nazioni. É una condizione mentale provocata dalla serenità dell’anima. La pace non è semplicemente l’assenza di guerra. É anche uno stato mentale. La pace duratura può venire solo alla gente pacifica;
  • La sola alternativa alla coesistenza è la codistruzione;
  • La vita è come un gioco a carte: la mano che ti viene servita rappresenta il determinismo; il modo in cui giochi è il libero arbitrio;
  • La politica dell’essere troppo cauti è il rischio più grande di tutti.

Di Claudia