Sempre più persone, ricercano dei rimedi naturali, e tra le medicine meno convenzionali, l’omeopatia è uno di quelle branche a cui le persone si rivolgono sempre di più, italiani inclusi. Tra i rimedi, essa introduce degli agenti che scatenano malattie, ma che nella giusta dose e nella forma migliore possono attivare le difese dell’organismo. Uno di questi rimedi è la noce vomica, o Nux vomica, di cui si parla in questa pagina.

Che cos’è la noce vomica

La Nux vomica è un prodotto omeopatico che si ottiene dai semi aranciformi contenuti nell’omonima pianta (Strychnos nux vomica), proveniente dall’India, che contengono alcaloidi importanti, come la stricnina e la brucina, molto tossici, ma utili sotto il profilo farmacologico. Prima questi semi vengono essiccati, polverizzati, diluiti e dinamizzati in una soluzione idroalcolica.

C’è da dire che questo rimedio non presenta controindicazioni, ma solo nei dosaggi prescritti e assunto per un periodo limitato. Se si prende per tempi lunghi, anche se a basse dosi, può causare dei disturbi passeggeri. Visto che è le sostanze che contengono sono dannose per l’uomo (soprattutto se si ingeriscono i semi), si devono evitare le dosi e le tinture madri non presenti in diluizioni omeopatiche.

Per cosa si usa e in quali dosi

Nella medicina omeopatica, la noce vomica è considerato un ottimo rimedio, in quanto agisce sul sistema nervoso, periferico e centrale, e su altri apparati. Principalmente, viene prescritta per:

  • problemi come lombalgia, sciatalgia e reumatismi, soprattutto se presentano indolenzimenti, crampi, dolori, su tutta la colonna vertebrale;
  • l’acidità di stomaco, oppure gastriti, bruciore, rigurgiti ed altri dolori al torace, e la noce vomica allieva la pesantezza in questa area del corpo, che si verifica dopo qualche ora dopo aver mangiato. In questo caso se ne possono prendere 6 CH (centesimali hahnemannie) ogni due ore, cominciando un’ora dopo il pasto, per tre o quattro volte;
  • la colite, soprattutto per alleviare la nausea mattutina e la stitichezza;
  • cistite e disturbi genitali, come mestruazioni irregolari o erezioni durante il sonno;
  • l’ipertensione, tipica nella persone irritabili e soggette a stress o che fumano;
  • la cefalea, che può essere causata da stress, fumo ed eccessi nel mangiare, che compare accompagnata da nausea, vertigini, bocca pastosa, etc;
  • l’insofferenza fisica e iperestesie, e la noce vomica può limitare sintomi come l’insofferenza a certi rumori, luci, o ipersensibilità fisica;
  • calo del tono d’umore, quindi è un rimedio adatto per persone attive ed impegnate, che possono essere sopraffatte da stress e soffrire d’insonnia.

Le dosi da assumere variano a seconda del problema, e devono essere indicate dall’omeopata. Nel caso di insonnia, ad esempio, possono bastare tre granuli (30 CH), prima di andare a dormire, per una decina di notti al massimo. Per disturbi all’apparato respiratorio, invece, se ne possono prendere cinque gocce o tre granuli, per tre volte al giorno.

In linea generale, si consiglia di prenderla a distanza di un’ora dai pasti, e per brevi periodi di tempo, come già accennato in precedenza. Alte dosi, come i 200 CH in su (dose utile contro il jet lag), bisogna assumerle solo dopo aver consultato l’omeopata.

Di Claudia