Il guerriero Goyaałé, noto con il nome di Geronimo, è stato uno dei più grandi capi degli Apache, ed è diventato famoso per aver guerreggiato contro gli Stati Uniti d’America. Ma qual’è la sua storia?
La sua biografia
Geronimo nacque nel 1829, in quella che oggi è la città di Clifton (Arizona), e viene educato come tutti i bambini Apache, diventando da adulto guerriero e sciamano. Alcuni lo hanno chiamato il Sognatore, e si diceva che riuscisse a predire il futuro.
La lotta contro gli americani per lui iniziò nel 1858, dopo che dei militari attaccarono la sua gente e lui perse la madre, la moglie e tre figli. E’ proprio durante le sue prime battaglie che si guadagna il nome di Geronimo tra i suoi avversari.
In seguito si risposò ed ebbe altri figli, ma continuò a combattere, aiutando anche altre tribù e affiacando altri capi indiani, come Victorio, e il suo coraggio e la sua capacità di sfuggire ai nemici, gli conferirono una gran fama.
Finisce combattere nel 1886, quando l’Arizona si arrende a Nelson Miles, e nel 1894 si trasferisce in Okhlahoma. Allora era comunque una celebrità locale e viene invitato a diverse fiere. Nel 1905, affianca addirittura il presidente Theodore Roosvelt, in una parata.
Muore nel 1909, a Fort Sill, in seguito a una polmonite. Sembra che sul suo letto di morte, abbia confessato a un suo nipote di essersi pentito di non aver combattuto fino alla fine.
La “leggenda” di Geronimo
Geronimo diventa una vera e propria icona americana. Oltre a comparire su souvenir e fotografie, su di lui vengono girati dei film e la sua figura compare nei fumetti. Ispira anche delle canzoni, come l’Indian Sunset, di Elton John. Lui stesso fu uno scrittore, e tra i suoi libri pubblicò anche una sua autobiografia.
Nel 2011, viene dato il suo nome a un’operazione militare statunitense, l’ “Operazione Geronimo”, che si prefiggeva la cattura di Osama Bin Laden. Quando ritrovarono quest’ultimo, i militari lo comunicarono a Washington con la frase in codice “Abbiamo Geronimo”.
Il pensiero di Geronimo si può anche riassumere in alcune delle sue frasi, come quelle riportate:
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“Io sono nato nelle praterie dove il vento soffia libero e non c’è nulla che ferma la luce del sole. Io sono nato dove non c’erano costrizioni”;
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“Non posso pensare che siamo inutili o che Dio non ci abbia creati. C’è un solo dio che guarda giù su noi tutti. Noi siamo i figli di un unico dio. Il sole, il buio, il vento, stanno ascoltando che cosa abbiamo da dire”;
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“Il sole, il buio, il vento stanno ascoltando che cosa abbiamo da dire”;
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“Da quando sono prigioniero ho cominciato a sentire gli insegnamenti religiosi dell’uomo bianco e per molti aspetti credo siano migliori della religione dei miei avi”;
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“Pace e saggezza arrivano quando cominci a vivere secondo le disposizioni del Signore”;
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“Grande Spirito, preservami dal giudicare un uomo non prima di aver percorso un miglio nei suoi mocassini”;
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“Vivere, e vivere bene, ecco cosa voglio”.