I ninnoli orientali, noti con il nome di cineserie (derivante dal francese Chinoiserie) si indicano degli oggetti caratterizzati da disegni di ispirazione orientale, diventate popolari nel Settecento. Ma qual’è la loro storia? Quanto costano?

Come sono diventate popolari

Dal Rinascimento sino al XVIII secolo, molti artisti occidentali cominciarono ad ispirarsi all’arte cinese per decorare le porcellane. Tra i primi tentativi si può includere la porcellana Medici, in colori bianchi e blu, la cui realizzazione è stata patrocinata dal Granduca di Toscana Francesco I de Medici. A descrivere questo fatto, è stato Giorgio Vasari nelle sue Vite.

Ma i primi accenni di cineserie si possono riscontrare in Inghilterra, in Portogallo e nei Paesi Bassi, nel XVII secolo, grazie anche ai collegamenti con la Compagnia delle Indie Orientali.

In seguito, l’arte cinese fu introdotta anche su altro oggetti, nelle decorazioni d’interni, nell’architettura e nei giardini. Ancora oggi, sono oggetti che riscuotono successo, e molte non hanno un costo elevato, ma altre possono essere una forma di investimento.

Il loro prezzo

I prezzi di queste cineserie possono variare a seconda di dove si effettua l’acquista e dall’età di un determinato oggetto. Nei negozi, non è difficile trovare porcellane cinesi e altre oggetti con decori orientali a meno di quarantacinque euro, ma chi desidera comprare un oggetto che acquista valore con il tempo, può cercarlo nelle varie aste oppure in determinati negozi, in particolare quelli d’antiquariato.

Ad esempio, su un sito di e-commerce, un negozio di oggetti d’arte ha messo in vendita un tavolo da cucito a cinese a 680 euro. Oltre i mille euro, si possono trovare degli oggetti realizzati da J. G. Höroldt, un pittore e decoratore vissuto nel Settecento.

Lo stesso si può dire, comunque, di chi cerca delle cineserie a basso costo per la propria casa, come delle scatole laccate o dei servizi da tè. Le porcellane, possono sempre costare tra i 20 e i 50 euro, a seconda del sito o del negozio su cui si acquistano.

Di Claudia