Con il termine “classe velica” si indica la classe a cui appartiene un’imbarcazione, in base alle condizione, le regole e i vincoli seguiti per la sua costruzione e allestimento. Per sapere quali sono le classi veliche e come si individuano, si può continuare a leggere questa pagina.

Come si individuano le classi veliche

Le classi veliche sono importanti per individuare le capacità delle imbarcazioni nelle regate, per una competizione ad armi pari. Le regole di ciascuna classe, possono stabilire anche i nomi dei costruttori autorizzati a produrre queste barche.

Queste classi veliche, vengono suddivise in tre gruppi principali:

  • le classi monotipo, in cui vi è una rigida descrizione delle misure delle barche;
  • le classi a restrizione, in cui i parametri delle imbarcazioni devono portare ad un risultato fisso;
  • le classi libere, dove c’è la massima libertà nel realizzare la barca in questione, per gare come quella dei Centomiglia del Garda.

A stabilire a quali classi veliche associare le barche è la Federazione Internazionale della Vela (ISAF), un’organizzazione mondiale che regola gli sport di vela, fondata nel 1907, e che oggi ha la sua sede principale a Londra.

Le classi ISAF

Si possono includere nell’elenco di queste classificazioni dell’ISAF:

  • le derive, manovrate da un massimo di tre membri, ed in base al peso di questi ultimi si mantiene l’equilibrio idrostatico, e quindi l’equipaggio deve spostarsi in una determinata maniera, per mantenere la velocità giusta e per fare in modo che la barca non venga ribaltata dal vento. Tra queste imbarcazioni si possono citare la Laser 4.7 e la Fireball;
  • le barche a chiglia, dotate di un bulbo che permette di mantenere un equilibrio statico, quando il vento fa pressione sulle vele. Tra le barche di questo tipo si può citare la Melges 24, di progettazione statunitense;
  • i multiscafi, che mantiene l’equilibrio idrostatico grazie ai diversi scafi di cui è composta, e che sono in grado di raddrizzarla con la pressione del vento. Visto che sono sprovviste di un bulbo sono anche più leggere, e tra queste si possono citare i catamarani di classe A e gli Hobie 16;
  • i windsurf, delle tavole dotate di vela, albero, boma, etc, il cui cambio di direzione si basa sul governo dell’albero, e non del timone. Dei vari tipi di windsurf, la Federazione Italiana Vela ha adottato il Formula, come principale disciplina, che si effettua con tavole di precise misure, che permettono di praticare delle regate come quelle delle altre imbarcazioni.

Tra le classi stabilite dall’ISAF, c’è da evidenziare quella delle classi olimpiche, che comprendono le imbarcazioni ammesse ai Giochi olimpici, e che a loro volta si possono suddividere in varie categorie, ovvero le derive, le catamarani e il windsurf. In passato, tra queste categorie vi erano anche i multiscafi e le barche a chiglia.

Di Claudia