Con Grimorio si fa riferimenti a dei libri di magia, scritti tra la fine del Medioevo e l’inizio del Settecento, che sono comunque letti e scritti ancora oggi, anche se in forme diverse. Ma che cosa contiene questo genere di libri? Quali sono i più famosi?
La sua descrizione
Una delle possibile traduzioni del termine “Grimorio” è quella francese di “grammatica“, ed in epoca medievale se con il termine non si indicavano libri di grammatica latina, si poteva di sicuro far riferimento a libri di magia. Questi libri, contenevano elementi di astrologia, nomi di angeli e demoni, indicazioni su come effettuare incantesimi, preparare pozioni, fare talismani o invocare entità soprannaturali. Alcuni degli incantesimi riportati, sembrava che fossero risalenti all’antico Egitto.
Questi testi furono banditi dalla chiesa cattolica, in quanto erano bollati come “libri eretici”, e chi lo possedeva veniva perseguitato e, come è noto, portato anche al rogo, ma vennero comunque recuperati in seguiti, prima da logge massoniche e nel Novecento, da movimenti neo-pagani o satanisti, ed il più noto fu Aleister Crowley.
I Grimori più noti
Ne sono stati scritti di questi libri, e vengono tutt’oggi pubblicati. Tra i più noti, si possono includere:
- il Corpus Hermeticum, una raccolta di scritti filosofici e religiosi attribuiti a Ermete Trismegisto, un sapiente che sarebbe vissuto prima dell’età pre-classica, ma nessuno sa se sia esistito veramente. Questo testo comprende diciotto libri, di cui il sesto ed il settimo sono incentrati su Dio;
- la Chiave di Salomone, che si riteneva scritto dall’omonimo re biblico, nel quale si riportava come poter richiamare settantadue principi dell’Inferno;
- il Grande Grimorio, testo risalente al 1522, che riporta invocazioni del demonio e la classificazioni di bestie e diavoli, nonché di come praticare la necromanzia (il saper parlare con i defunti) e guarire dalle malattie.
Il Grimorio oggi
Con la nascita di movimenti neo-pagani, questo genere di libri fu ripreso, ma bisogna fare una distinzione tra questi e i satanisti. I neo-pagani, infatti, non credono al diavolo (sebbene delle antiche divinità pagane siano state identificate con esso), e nei libri scritti da loro se ne potranno trovare dei riferimenti, ma il testo sarà per lo più incentrato sui principi della religione neo-pagana, su incantesimi, preghiere, amuleti, etc. Sui siti di e-commerce e nelle librerie se ne possono trovare diversi, anche se non vengono più definiti “Grimorio”, ma “Libro di incantesimo” o “Trattato di magia”.
Uno dei Grimori più noti di quest’ultimo secolo è sicuramente il Grimorio di Aradia, noto anche come il Vangelo delle Streghe, in cui l’autore fa riferimento a un’oscura tradizione religiosa, in cui vengono riportati incantesimi e miti, che sembrano ispirati dalla religione romana e dal cattolicesimo. In questo libro, Lucifero è, ad esempio, una divinità solare, con il quale la dea Diana genera una figlia, Aradia, che diventerà poi la “regina delle streghe”.