Lo Scoglio di Peppino, o spiaggia delle Ginestre, è situato nella località turistica di Costa Rei, nel comune di Muravera, nel Sud Sardegna. Ma come ci si arriva? Dove si può alloggiare?

La spiaggia e dove alloggiare

Questa spiaggia, dalla sabbia chiara, fine, affacciato ad un mare verde smeraldo, è una delle preferite dai turisti che vogliono passare le vacanze al mare in Sardegna. Viene chiamato Scoglio di Peppino per via della roccia granitica piatta e levigata che emerge dalla riva di Punta Santa Giusta, che va a formare una sorta di piscina naturale. Sempre presso il litorale, si trovano i resti del nuraghe Pranu di Monte Nai.

Per arrivare a questa spiaggia si possono imboccare le stesse strade per arrivare alla Costa Rei, e ciò dipende da dove si parte. Ad esempio, chi arriva all’aeroporto di Cagliari, per recarsi a questa spiaggia deve prende una linea ferroviaria che arriva a destinazione in più di due o tre ore.

Ci sono diversi alberghi o case in affitto da poter prenotare, vicino a questa spiaggia, come:

  • l’Hotel su Sergenti, a meno di dodici chilometri dalla spiaggia;
  • il Suimi’s Hotel, altro albergo a tre stelle a meno di dodici chilometri dallo Scoglio di Peppino;
  • l’Hotel Le Anfore, completo di piscina;
  • l’Hotel Ristorante Papaveri e Grano, a due chilometri da Scoglio Peppino, immerso nel verde;
  • il B&B Free Zone, a nove chilometri alla spiaggia, comprende tre camere da letto con bagno, un giardino con gazebo, una sala musica e Tv e la sala per le colazioni;
  • il B&B Acquamarina, vicino anche a punti di interesse come la Chiesa Parrocchiale di San Raffaele Arcangelo o il Museo Archeologico di Villasimius.

Cosa vedere a Muravera

Il comune di Muravera è a tredici minuti a piedi dallo Scoglio di Peppino, e chi desidera fare dei giri turisti, può visitarlo e vedere diversi siti, come:

  • la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel Cinquecento, è in stile tardo-gotico, tra i suoi arredi più preziosi vi sono un altare maggiore in marmo policromo e due retabili in stile barocco, realizzato in legno dorato;
  • il Portico Petretto, una piccola costruzione in pietra realizzato alla fine dell’Ottocento;
  • la casa della Famiglia Zedda, al cui interno vi è una cisterna romana, usata fino al Settecento;
  • il Museo comunale Donna Francesca Sanna Sulis, dedicato al mondo dell’imprenditoria femminile;
  • la Torre dei Dieci Cavalli, edificata dagli spagnoli per avvistare i pirati saraceni;
  • la Torre Salinas, restaurata con del cemento;
  • la Domus de janas di Monte Nai, una tomba ipogeica bicellulare scavata nel granito;
  • il Nuraghe Murtas, risalente a circa 4000 anni fa;
  • i 53 menhir di Cuili Piras, conficcati nel terreno in maniera profonda, disposti in relazione alle posizioni dell’alba e del tramonto, in allineamenti da tre a cinque.

Di Claudia