Quando si frequenta un corso universitario è fondamentale pianificare lo studio in maniera adeguata, imparando a gestire il tempo in modo autonomo in base agli impegni e ai risultati che si vogliono ottenere. Farlo non è semplice, soprattutto se bisogna anche lavorare od occuparsi della casa per chi vive fuori sede.

Per questo motivo è essenziale un’accurata programmazione dei compiti da svolgere, considerando una serie di aspetti e variabili. Vediamo come organizzare lo studio all’università al meglio, con alcune indicazioni per capire come velocizzare l’apprendimento per ottimizzare il tempo a disposizione.

Come studiare velocemente per ridurre le tempistiche

Durante il percorso che porta al raggiungimento della laurea è necessario sostenere molti esami, alcuni dei quali possono essere più semplici specialmente per chi può seguire le lezioni, mentre altri sono senz’altro davvero difficili e complessi. L’obiettivo di ogni studente dev’essere sfruttare nel modo migliore il tempo libero, affinché sia possibile ottenere i risultati sperati dedicando il minor tempo possibile allo studio.

Su questo argomento il portale Studentetop.it offre un interessante articolo che parla di come studiare velocemente, in cui vengono proposti alcuni consigli molto utili per migliorare il proprio rendimento e ridurre le tempistiche. Innanzitutto viene ribadita l’importanza della pianificazione e dell’organizzazione dello studio, pensandolo come un processo attraverso il quale raggiungere i traguardi prefissati.

Inoltre è necessario apprendere alcune tecniche per accelerare la lettura, imparando a concentrarsi solo sulle parti principali dei contenuti da studiare, evitando informazioni secondarie che rallentano il processo di apprendimento. Per ottimizzare lo studio è possibile usare degli schemi, sistemi che aiutano a ricordare i concetti fondamentali, in più si possono memorizzare alcune parti più complesse e prepararsi sempre in anticipo.

Ciò consente di avere il tempo necessario per ripassare prima della prova, per rafforzare i contenuti appresi e aumentare le prestazioni al momento di dare l’esame. Allo stesso modo è consigliabile fare sempre molti esercizi, un metodo efficace per ripassare più velocemente unendo la teoria alla pratica, per testare anche il proprio livello di preparazione. Da non sottovalutare è la comprensione di ciò che si studia, una condizione che aiuta molto a rendere più prolifico lo studio.

Come studiare quando si frequenta l’università

Lo studio all’università è profondamente diverso rispetto a quello delle scuole superiori, infatti bisogna apprendere a gestire il tempo in modo indipendente, senza contare gli alti impegni che spesso entrano in gioco, come il lavoro o le faccende domestiche. Innanzitutto è essenziale organizzare la postazione per lo studio, cercando di sistemare una stanza o un punto della casa in maniera adeguata.

Ad esempio bisogna evitare le distrazioni, quindi è necessario rimuovere tutto ciò che potrebbe rappresentare un ostacolo per la concentrazione nello studio. Dopodiché è importante usare una buona illuminazione, per non affaticare gli occhi e riuscire a stare più tempo sui libri. Lo stesso vale per la postura, cercando di non assumere posizioni errate per evitare dolori e rimanere molto attenti sullo studio.

Naturalmente è opportuno mettere in silenzioso i dispositivi elettronici, come lo smartphone e il tablet, senza lasciare una schermata aperta sul pc con Facebook o WhatsApp. Molto utile è prevedere delle brevi sessioni di studio, ad esempio di 30 o 60 minuti, prendendosi delle pause frequenti di almeno 5/10 minuti per riposare la mente, sgranchirsi le gambe ed essere sempre freschi e riposati.

Molti laureati con lode raccomandano di essere sempre costanti, perciò è indispensabile dedicare del tempo ogni giorno allo studio, anche se le scadenze non sono così imminenti. Questo approccio garantisce diversi vantaggi, tra cui una maggiore responsabilità nello studio, una migliore gestione del tempo e permette di affrontare eventuali imprevisti in modo tranquillo e rilassato.

Come comportarsi all’università per migliorare lo studio

All’università lo studio non dipende soltanto dal nostro impegno, infatti esistono tantissimi fattori esterni che contribuiscono al rendimento e possono influire positivamente o negativamente sulle performance. Ad esempio è fondamentale inquadrare i professori, cercando di frequentare le lezioni per scoprire come preparare gli esami, focalizzando l’attenzione sugli argomenti indicati dall’insegnante o sui quali si sofferma maggiormente in aula.

Anche le amicizie sono molto utili, poiché consentono di ottenere suggerimenti importanti sulla gestione degli esami, sulle aspettative dei professori che non si conoscono bene, inoltre si possono recuperare appunti preziosi per velocizzare lo studio. Senza contare che spesso il rendimento viene compromesso dall’agitazione, mentre la condivisione di dubbi e paure con gli altri e la socialità aiutano a rimanere più sereni.

Di Claudio