Il petrolio rappresenta ancora una delle commodity più importanti del pianeta, indispensabile per le economie di tutti i paesi del mondo. Infatti si tratta di un asset estremamente interessante su cui fare trading, sebbene sia necessario conoscere a fondo il settore e le modalità per operare sui mercati finanziari nel modo giusto. In questo articolo forniremo alcune indicazioni utili per investire online sul petrolio, informazioni in parte riprese da Investireinborsa.org.

Perché il petrolio è un asset interessante su cui investire?

Nonostante le recenti crisi petrolifere, il petrolio rimane uno degli asset più interessanti su cui investire. Sebbene stiano sorgendo nuove tecnologie più ecologiche, che sfruttano le fonti di energia rinnovabili per produrre elettricità e rifornire i mezzi del trasporto pubblico, privato e commerciale, il petrolio è ancora la materia prima più utilizzata al mondo.

Si tratta infatti di un prodotto affidabile con un ottimo rendimento in termini di efficienza energetica, mentre altre soluzioni come l’eolico e il solare presentano diverse limitazioni. Ad esempio ci sono difficoltà in merito all’incostanza della produzione di energia elettrica, al costo per kW e alla necessità di riconvertire le infrastrutture esistenti, progettate per un sistema basato sui combustibili fossili.

Come funziona il mercato petrolifero

Per capire come investire online su petrolio è fondamentale apprendere come funziona il mercato petrolifero. Si tratta di un ambiente di scambio internazionale, all’interno del quale vengono eseguite le contrattazioni dei barili di petrolio, in base ai volumi della domanda e dell’offerta, tra operatori come i venditori (le compagnie petroliere) e gli acquirenti (le raffinerie che lavorano il petrolio e lo rivendono ai consumatori privati e pubblici).

In base a tali scambi il petrolio assume una quotazione sui mercati internazionali, ovvero nelle borse finanziarie come il NYMEX di New York e l’Intercontinental Exchange di Londra. Il prezzo del petrolio è determinato da una serie di fattori, tra cui la produzione dei paesi OPEC (i principali fornitori di oro nero), i dati macroeconomici delle nazioni che acquistano le maggiori quantità di questa materia prima (USA, India e Cina), eventuali conflitti e altri aspetti.

Come investire sul petrolio online

Per investire online sul petrolio è possibile seguire due strategie differenti: acquistare azioni delle società petrolifere, oppure fare trading online sul prezzo del barile, Brent o WTI (un barile equivale a 159 litri di petrolio). Quest’ultima modalità è senza dubbio la più conveniente per un trader, infatti permette di utilizzare strumenti come i CFD, i contratti per differenza, speculando sull’andamento della quotazione del petrolio senza comprare barili di oro nero o titoli delle imprese petrolifere.

I CFD offrono diversi vantaggi, poiché è possibile investire anche con risorse limitate a disposizione, rivolgendosi a una piattaforma di trading gestita da un broker online. In questo modo non si devono sostenere costi fissi, in quanto basta pagare uno spread sulle operazioni effettuate, si può sfruttare l’analisi tecnica per prevedere trend e opportunità d’investimento, inoltre si possono usare strumenti come i conti demo per fare pratica e la leva finanziaria per ottimizzare ogni movimento.

Un’altra soluzione è investire sul petrolio online tramite gli ETF (Exchange Traded Fund), fondi d’investimento negoziabili in Borsa, il cui obiettivo è replicare l’indice di riferimento (benchmark). Tale opzione viene definita investimento passivo, perché la gestione del fondo è affidata a società specializzate, dunque non è possibile intervenire personalmente decidendo la strategia da seguire. Gli ETF possono essere contrattati in una qualsiasi banca o società d’investimento, mentre per fare trading con i CFD bisogna rivolgersi presso un broker online.

La quotazione del petrolio e le previsioni per il 2019

Il petrolio prevede due quotazioni principali, Brent e WTI. La prima si riferisce alle estrazioni di greggio realizzate nel mare del Nord, mentre il WTI è vincolato alla produzione americana, principalmente in Texas, Nord Dakota e Louisiana. Entrambi sono quotati presso le borse di New York (NYMEX) e di Londra (IPE), con prezzi che variano anche di molto tra loro, a causa dei costi di estrazione, delle tecniche di raffinazione e di altri aspetti legati alla lavorazione dell’oro nero.

La quotazione attuale (settembre 2019) del petrolio Brent è di 60,19 dollari al barile, scesa nell’ultimo anno del 24,32%, quella del WTI invece è di 54,83 dollari al barile, in calo negli ultimi 12 mesi del 21,76%. Nel 2018 questo asset ha fatto segnare ingenti perdite, con fortissime oscillazioni verso il ribasso durante tutto l’anno passato, mentre nel 2019 ha mostrato un netto recupero pur mantenendo un andamento fortemente oscillatorio.

Le previsioni per il 2019 sul prezzo del petrolio sono di un leggero aumento della quotazione, la quale secondo le indicazioni di molti analisti del settore dovrebbe raggiungere i 67 dollari entro dicembre, un lieve ritocco al ribasso dopo una prima stima di 70 dollari al barile. Si tratta di una previsione sulla quale concordano i principali investitori internazionali, tra cui gli esperti di Morgan Stanley, Goldman Sachs e dell’EIA, l’Energy Information Administration.

Tuttavia le forti oscillazioni dell’asset possono rappresentare anche un’opportunità, soprattutto per i trader che decidono di investire sul petrolio online tramite i CFD, strumenti che consentono di guadagnare sia dai rialzi che dai cali delle quotazioni. Ovviamente è necessario pianificare una strategia d’investimento accurata, effettuare valutazioni accurate dell’andamento del prezzo attraverso l’analisi tecnica dei grafici, adeguando ogni operazione al grado di rischio che si vuole correre e agli obiettivi di breve e lungo termine.

Di Claudio