Santa Maria di Castellabate è uno dei frazioni più vaste di Castellabate, comune della provincia di Salerno. Ricca di storia e di aree naturali (rientra, infatti, nel perimetro del parco nazionale del Cilento), è sicuramente un posto da visitare, e chi ama le spiagge, non ne rimane di certo deluso.

Le sue spiagge più belle

La spiagga di Santa Maria di Castellabate è una delle più belle del Cilento, nonché una delle più lunghe, con la sabbia bianca ed il mare limpido. Inizia da Pozzillo, che è uno dei dei lidi più attrezzati ed adatti per chi ama rilassarsi.

Proseguendo, si trova Marina Piccola, immersa proprio al centro del paese, e che oltre al mare offre negozi in cui fare shopping. Un nuovo lungomare è Pepi, noto anche come la Punta dell’Inferno, che oltre alla spiaggia sul mare, dove si trovano anche case dei pescatori, vi sono anche quelle presso il lago (che, in realtà, è sempre mare). Essendo una struttura nuova, non è attrezzata quanto le altre, ma da’ comunque la possibilità di muoversi più liberamente.

Non si deve dimenticare, comunque, che l’area marina di Castellabate è protetta, ed è ricca di specie animali e vegetali, nonché di fondali marini.

Cosa fare a Santa Maria di Castellabate

Oltre alle spieggie, Santa Maria di Castellabate offre altre cose da fare e luoghi da visitare. Tra i suoi monumenti e i suoi luoghi d’interesse, sono da visitare:

  • il Palazzo Belmonte, costruita nel 1733, dai marchesi Granito, in stile architettonico spagnolo;
  • il Santuario di Santa Maria  a Mare, edificata nel 1836, presso la spiaggia di Marina Piccola, ed è composta da tre grandi navale, e la sua costruzione è dovuta alla volontàdi diverse famiglie, ma divenne santuario solo nel 2007;
  • Villa Matarazzo, ex residenza estiva del conte Francesco Matarazzo, e costruita alla fine dell’Ottocento, ed ora è proprietà del parco nazionale Cilento, sede del Museo del Mare e della biblioteca di Andrea Fortunato. In estate, poi, vi si organizzano dei salotti culturali, in cui si discute di libri, oppure è sede di spettacoli, sia teatrali che musicali;
  • il monumento ai caduti, la statua di un soldato realizzato dallo scultore Michele Guerrisi, nel 1926, per ricordare i caduti del primo conflitto mondiale;
  • il monumento dei caduti a mare, nel piazzale di Punta dell’Inferno, per ricordare dei caduti della seconda guerra mondiale, morti in mare dopo l’affondamento di un sommergibile.

Chi, inoltre, ha visto film come Benvenuti al sud o Cavalli si nasce, può rivedere gli stessi luoghi delle suddette piccole, in quanto sono state girate lì. Nel mese di luglio, si ha modo di partecipare anche alla Notte bianca, un evento che si svolge sul lungomare e a Villa Matarazzo, dove si posono ammirare diversi spettacoli.

Oltre a visitare siti interessanti, non si può non provare la cucina cilenta, che prevede piatti come la ciambota, un piatto povero che comprende diverse verdure, oppure fichi con la cioccolata.

Di Claudia