La divisa degli alabardieri, ovvero i soldati armati di alabarda, comprendevano in passato anche un elmo, che ora non sono più in uso, tranne che in Svizzera. Ma qual’era l’aspetto di quest’ultimo? Cos’altro comprende l’uniforme degli alabardieri?

Gli alabardieri

Gli alabardieri facevano parte di tutti gli eserciti d’Europa, a cominciare da quelle francesi, che intrudussero legiori di questi soldati per ordine di Francesco I. Anche se furono soppressi nel 1756 in Francia, continuare ad esistere in Svizzera, ma anche lì vennero sciolti nel 1789. Furono ricostituiti, in seguito, nell’esercito napoleonico, ma vennero nuovamente sciolti da Carlo X.

In Italia, gli alabardieri erano presenti in Piemonte, dal 1719, specialmente per le funzioni d’onore e di scorta, ma anche qui vennero soppressi o cambiarono nome una sessantina di anni più tardi. Si ricostituirono, in seguito, nel 1822, come guardie del vicerè e, successivamente, come guardie del palazzo reale. Oltre che in Svizzera, sono presenti anche alla corte spagnola e in Vaticano.

L’elmo e la divisa degli alabardieri

L’uniforme attuale degli alabardieri, prende spunto da quella del comandante Jules Repond, ufficiale svizzero che fece parte della guardia pontificia. I colori blu e giallo della divisa, sono stati presi dallo stemma della famiglia della Rovere, ovvero la famiglia di Giulio II, mentre il rosso faceva parte di quello della famiglia Medici, a cui apparteneva papa Clemente.

Oltre alla camicia, ai pantaloni e ai guanti bianchi, della divisa degli alabardieri faceva parte anche l’elmo, un morione argentato, che gli conferiva un aspetto più solenne e severo, che poteva essere ornato da una piuma, dalla quale di distingueva il grado del soldato. Se era bianca, infatti, significava che l’alabardiere che lo portava era un comandante o un sergente maggiore.

In alternativa all’elmo, non era insolito vedere degli alabardieri con indossa un capello, soprattutto nei mesi invernali, indossato soprattutto durante le feste di Pasqua, Natale e per il giuramento.

Un ritratto noto

Per ammirare la divisa di un alabardiere, si può anche guardare online o, se si visita il Getty Museum di Los Angeles, un ritratto di Pontormo, risalente agli anni Trenta del Cinquecento.

Il suddetto ritratto, raffigura un giovane alabardiere, che si appoggia proprio alla sua arma, fieramente posata sulla sua anca. Il suo abbigliamento, in questo caso, è elegante, con i calzoni rossi, una camicia bianca rigonfia, una collana di maglie d’oro, un berretto rosso con una piuma bianca, trattenuta da uno spillone.

Si è discusso a lungo su chi fosse il giovane, ma molti ritengono che si tratta di Francesco Guardi, giovane soldato fiorentino, adolescente all’epoca dell’assedio di Firenze, ma si è anche ipotizzato, basandosi su un antico inventario, che possa essere Cosimo I de’ Medici, uscito vittorioso dalla battaglia di Montemurlo, nel 1537. Quest’ultima possibilità, potrebbe essere concreta se si fosse certi che il quadro risalga proprio allo stesso anno, e non tra il 1529 ed il 1530, come sostengono altri.

Di Claudia